(ANSA) - PESCARA, 15 GIU - "La velocizzazione della tratta
ferroviaria Roma-Pescara si fa e, quando entro questo mese
avremo l'appalto del primo lotto e, entro l'anno, apriremo il
cantiere, quello sarà il momento della svolta perché avremo
dimostrato che l'opera di può fare". Lo ha detto il presidente
della Giunta regionale d'Abruzzo, Marco Marsilio, intervenendo a
Pescara al convegno promosso da Cisl Abruzzo-Molise
"Intermodalità: opportunità e sicurezza" che si è tenuto al
Padiglione Becci al porto turistico e al quale hanno
partecipato, tra gli altri, il segretario generale nazionale del
sindacato, Luigi Sbarra, e il Commissario straordinario per la
Roma-Pescara, Vincenzo Macello.
"La Roma-Pescara - ha detto Marsilio - deve rappresentare un
obiettivo strategico, comune e condiviso per un Abruzzo che
punti a fare squadra. Altrimenti, Rete Ferroviaria Italiana,
Gruppo Ferrovie e Ministero dei Trasporti avranno la stessa
giustificazione che hanno avuto negli ultimi 50 anni per non
investire su questa importante infrastruttura".
Il presidente Marsilio ha poi voluto proporre un parallelismo
con una grande opera pubblica del passato. "Negli anni '70 - ha
ricordato - le stesse critiche rivolte oggi al progetto di
raddoppio della ferrovia Roma-Pescara erano indirizzate contro
la realizzazione dell'Asse attrezzato Chieti-Pescara perché,
secondo alcuni, era sufficiente la Tiburtina. Oggi, invece,
servirebbe addirittura una terza corsia sull'asse attrezzato
considerando l'enorme mole di traffico che l'attraversa
quotidianamente. A lavori completati, la tratta ferroviaria
Roma-Pescara - ha aggiunto il presidente -sarà percorsa in circa
due ore: almeno un'ora e trenta in meno rispetto agli attuali
tempi di percorrenza. Checché se ne dica - ha sottolineato -
quest'opera è considerata strategica dal Governo nazionale e,
inoltre, è stato confermato in tutte le sedi che verrà
finanziata. Fondi Pnrr o meno - ha spiegato - non esiste nessun
caso sulla disponibilità delle risorse. Per cui - ha concluso -
gli allarmi che qualcuno dissemina sui territori non solo sono
strumentali ma anche infondati". (ANSA).
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